In libreria e in internet "Gli antenati che vennero dal mare" di Federico Bardanzellu****"Museo dei dolmen" è un museo virtuale della preistoria e protostoria del Mediterraneo e dell'Europa Occidentale, diretto da Federico Bardanzellu.*******

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Dolmen Museum

 

Preistoria e protostoria del Mediterraneo e dell'Europa Occidentale   

 

 

In partnernariato con: www.romalavoro.net

 
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Museo dei Dolmen

In età neolitica appare nel Mediterraneo e nell’Europa occidentale un tipo di sepoltura megalitica formato da pietre di grosse dimensioni e in alcuni casi ricoperto di terra o pietrame:

il dolmen (dal bretone "tol": tavola e "men": pietra).

Nella forma più semplice, il dolmen è un monumento edificato sopra terra (epigeico), costituito da una lastra messa di piatto sopra altre tre o più messe di coltello.

Abbiamo scelto questo particolare monumento come logo di un sito che raccolga, come in un museo, articoli, immagini e descrizioni delle più recenti e suggestive scoperte della preistoria e della protostoria del Mar Mediterraneo e dell'Europa occidentale. 

     
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Oltre alla funzione di sepoltura familiare del clan dominante, le strutture dolmeniche sardo-corse sembrerebbero dei veri e propri santuari religiosi dell’epoca preistorica.

Tale caratteristica si evince dall’orientamento verso particolari eventi astronomici (vedi in seguito) e dal fatto che le costruzioni sembrano tutte disposte lungo un tracciato che attraversa le Bocche di Bonifacio, costituendo così un itinerario percorribile in pellegrinaggio, come le medievali Via Francigena o il Cammino di Santiago di Compostela.

All’interno dell’itinerario, alcune località sembrerebbero rivestire una particolare importanza religiosa, quali Luras (con quattro), i dintorni di Buddusò (con undici strutture),  quelli di Berchidda (con tredici) e il sito corso di Sartene-Filitosa. I due tracciati (sardo e corso) sembrerebbero collegarsi tra loro, non nel tratto di mare più breve, ma in quello tra le attuali Palau e Porto Vecchio, meno soggetto alle correnti marine.

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In libreria e in internet "Gli antenati che vennero dal mare" di Federico Bardanzellu.

Posta al centro del Mediterraneo e con una conformazione tale da formarvi quasi uno sbarramento; con uno sviluppo costiero peninsulare di 4.000 chilometri e di 3.500 delle sue isole maggiori; separata dal resto dell’Europa dalla più alta catena di monti del continente, l’Italia non poteva che essere destinata a subire nei millenni innumerevoli invasioni e migrazioni di popoli provenienti dal mare. Soprattutto perché in epoca remota erano i mari a unire le popolazioni e le distanze terrestri a dividerle.

La diffusione di nuove tecniche e culture e le sostituzioni linguistiche è stato probabilmenteo determinato dall’arrivo di élites organizzate e/o armate ma civilmente e tecnologicamente più evolute rispetto alle popolazioni autoctone. Premesso ciò, l'autore prende in esame il fenomeno del megalitismo in Italia (dolmen, menhir ecc.) confermando l’ipotesi  di un loro orientamento astronomico, verso gruppi di stelle cui era riconosciuto un ruolo totemico e/o verso particolari fasi del moto solare o lunare. Altrettanto risulta dall’esame dell’orientamento dei nuraghi sardi.

Tra gli apporti trans mediterranei, si ritiene che sia stata fondamentale per la civiltà italica la “diaspora” dei cosiddetti “Popoli del Mare” che tentarono di invadere l’Egitto intorno al 1200 a. C. I miti e le leggende collegati alla fondazione di Roma sono stati analizzati sotto il profilo “totemico” e quello delle primavere sacre. 

Per quanto riguarda il metodo d’investigazione, si è ritenuto di procedere in analogia con quello messo a punto da Bob Woodward e Carl Bernstein. Secondo i due giornalisti del Washington Post, autori dell’inchiesta sul caso Watergate, che portò alle dimissioni di Richard Nixon dalla carica di Presidente degli Stati Uniti, tre indizi convergenti formano una prova.

In vendita nelle librerie convenzionate con la casa editrice, su Amazon, IBS, Unilibro e sul sito:

www.edizionidelfaro.it  

Dal 9 aprile 2011

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