|
|
|
>
Prosegue da
:
STRADA DEI DOLMEN DELLA SARDEGNA SETTENTRIONALE
Da quanto si rileva dalla datazione delle strutture, effettuata sulla base dei target astronomici, i dolmen corsi sono mediamente più recenti di quelli sardi, e sembrano in buona parte realizzati nella piena età del bronzo.
Tenuto conto dell’origine atlantica della
struttura dolmenica, tale fenomeno smentirebbe l’ipotesi di una sua
diffusione dal continente in Sardegna attraverso il ponte geografico
rappresentato dalla Corsica; al contrario, ciò confermerebbe l’esistenza
di un flusso culturale e demografico opposto Sardegna-Corsica, durato millenni.
La scomparsa, in Sardegna settentrionale, della cultura dolmenica e dei culti religiosi ad essa collegati e la sua sopravvivenza in Corsica, è spiegabile solo con la pressione della cultura nuragica, che, nel corso dell’età del bronzo, si è sovrapposta ad essa.
Resta il fatto che anche in Corsica le costruzioni sembrano far parte di un percorso ben preciso,
analogo a quello rilevato in Sardegna, collegato a quest'ultimo tramite
il braccio di mare Palau-Porto Vecchio. E proprio dopo aver effettuato
questo attraversamento marino, riprendiamo il percorso delle "Strade dei
dolmen" .
STRADA DEI DOLMEN DELLA CORSICA MERIDIONALE
Sbarcati a Porto Vecchio, procediamo per Cours Napoléon, verso
la Rue Grimaldi-Ortoli; dopo circa 1,5 chilometri, svoltare a
sinistra per Rue du Marechal Juin e percorrela per circa un
chilometro sino ad una rotonda, ove si imbocca l’uscita 2a per
Ajaccio-Bonifacio (N198). Alla successiva rotonda si prende
l’uscita 1a e si prosegue sulla D859, per circa 10 chilometri,
sino alla località di Sotta. |
|
|
|
|
|
Dolmen Arghiola
Dolmen Fontanaccia
|
|
C
. ARGHIOLA, FONTANACCIA e RENAGGIU (SARTENE)
Il dolmen Arghiola è una
struttura molto piccola, con una camera che misura m. 1 x 2. La
sua particolarità consiste nell'essere stato edificato in un
pendìo, così che l'ingresso della camera è sul piano, mentre il
suo retro è interrato.
Nella direzione dell’ingresso della struttura, nel 2700 a.C.,
sorgeva Beta Crucis, cioè la 2^ stella più luminosa della Croce
del Sud (che, come detto, non è più visibile nell’emisfero
settentrionale da circa tremila anni). L' orientamento verso il
sistema centauro/Croce/Mosca è analogo a quello di molti dolmen
sardi.
Target astronomico:
Azimut:
318
°
Latitudine: 41°34’
Declinazione: -34
.1
°
Fonte: Proverbio, Calledda, Rivista Italiana di archeoastronomia, Roma 2004.
Il dolmen
Fontanaccia di Sartene è il più famoso e visitato dei dolmen
corsi. Analogamente al dolmen sardo di Sa Coveccada, ha un target
astronomico di natura solstiziale
(Alba del solstizio
invernale)
e non stellare, come la maggior parte di queste strutture. Ciò
confermerebbe le datazioni abbastanza recenti fornite al monumento
dai resti archeologici in esso rinvenuti, riferibili all'età del
Bronzo antico (1800-1500 a.C.).
Target astronomico:
Azimut: 128°
Latitudine: 41°32’
Declinazione: -25
.00
°
Fonte: Proverbio, Calledda, Rivista
Italiana di archeoastronomia, Roma 2004.
L’allineamento di Renaggiu si trova in un bosco di lecci
a circa 400 metri a sud del dolmen di Fontanaccia e si compone
di circa 40 menhir, allineati verso la stella Betelgeuse nel
1500 a.C. (Età del Bronzo medio).
Target astronomico:
Azimut: 90°
Latitudine: 41°32’
Declinazione:
-0°4
Uscire da Sartène per Rue Jean
Nicoli; dopo poco più di 2 chilometri, svoltare a destra,
immettendosi nella D48 (indicazioni per Tizzano-Grossa-Bilia).
Percorrere, quindi, la D48 per poco più di un chilometro; giunti in
prossimità di Bilia, svoltare a destra e percorrere la D21 per altri
nove chilometri circa, verso Grossa. Chiedere indicazioni per il
dolmen.
|
|
|
|
|
|
|
 |
Dolmen
Bizzicu
Rosu |
|
|
D
.
DOLMEN BIZZICU ROSU or
VACCIL-VECCHIU(GROSSA)
Il dolmen Bizzicu Rosu o Vaccil-Vecchiu
ha un orientamento diretto verso Alpha Muscae, nel 2200 a.C.,
analogo al dolmen Monte Rotundu, al Ladas di
Luras e ai dolmen
Su Laccu ed Elcomis di Buddusò.
Target astronomico:
Azimut: 174°
Declinazione: -46.4°
Riprendere
la strada proveniente da Bilia e percorrerla in direzione Propriano.
Dopo poco più di un chilometro, svoltare a sinistra e
prendere la D421, sempre per Propriano; dopo 4,5 chilometri
svoltare a destra per imboccare la D121. Dopo circa 9 chilometri,
seguendo la D121, si raggiunge l’incrocio con la N196,
proveniente da Sartène, che si prende svoltando a sinistra,
sempre per Propriano. Si percorre, quindi, la N196, attraversando
due rotonde, poi si gira a destra in Rue du Général
Charles De Gaulle, che si percorre per poco meno di cinquecento
metri (attenzione ai sensi vietati, per chi viene in auto) sino
all’ingresso della zona archeologica di Filitosa.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
 |
Allignments a Filitosa |
|
|
E.
FILITOSA
E' il sito archeologico più visitato dell'intera Corsica.
Intorno al 1500 a.C., furono allineati nel sito menhir alti
due-tre metri circa, scolpiti con volti dalle sembianze umane,
armature e armi. Per l'archeologo Roger Grosjean, le statue-menhir erano i capi
nemici uccisi in combattimento, così raffigurati per catturarne la forza.
Tuttavia questo scopo non ha sortito alcun effetto, in quanto
gli invasori ebbero il sopravvento: i menhir furono buttati a
terra, divisi in pezzi e riusati come materiale di costruzione
per l’edificazione di strutture simili ai nuraghi sardi (periodo
“torreano”).
Gli artisti hanno avuto anche un occhio per i dettagli.
Il nemico è raffigurato con un elmo emisferico accentuato. Clavicole
e scapole sono protetti da perline. Lunghe spade sono indossate
sul petto, appese ad un trapezio. Il pugnale è attaccato
trasversalmente ad una cinghia con perizoma.
Roger Grosjean, in base alla foggia degli abiti e delle armi
raffigurate, ha identificato le statue-menhir nei guerrieri
Shardanas, cioè i "Popoli del mare" che attaccarono l’ Egitto
faraonico tra il XII e il XIV secolo a.C. Le stesse armi, tuttavia,
sono indossate anche dai guerrieri raffigurati nei “bronzetti” sardi
dell’età del ferro, e tale circostanza costituisce uno degli indizi
principali per una supposta invasione della Sardegna (oltre che
della Corsica) da parte degli Shardanas nell’età del ferro.
Dalla
Rue du Général Charles De Gaulle, si prende la Rue
Martin Joseph Sorba e, dopo circa 100 metri, si svolta a destra
in Grand Corniche. Dopo altri 800 metri si svolta a sinistra e
si riprende la N196 (direzione Ajaccio), che si percorre per oltre
7 chilometri circa sino ad Olmeto.
F.
OLMETO
Il
dolmen di Olmeto ha un'allineamento verso Alpha Centauri, nel 2100
aC, stella compresa nel sistema Centauro / Croce / Mosca.
Target astronomico:
Azimut: 150°
Declinazione:
-40.3° |
|
|
Dolmen
Petreto Bicchisano |
|
|
G.
PETRETO BICCHISANO
Il dolmen di Petreto Bicchisano, costitusce un'eccezione, per il
sistema dolmenico sardo-corso, possedendo un orientamento
lunistiziale: è diretto infatti verso l'Alba del lunistizio
maggiore meridionale, nel 1500
a.C.. L'orientamento lunistiziale, tuttavia, non è un'eccezione
nelle strutture megalitiche europee e sembra cronologicamente
intermedio tra quello stellare e quello solstiziale.
Target
astronomico:
Azimut: 137°
Declinazione: -0.4°
Si
esce da Petreto Bicchisano, ripercorrendo la D420 e, dopo circa
un chilometro, la N196, che si imbocca a sinistra, in direzione
Ajaccio. Dopo circa 38-39 chilometri, alla rotonda, si imbocca
l’uscita 1a, in direzione Corte-Bastia-Bocognano-Calvi,
e si percorre la N193 per circa 4 chilometri. Giunti ad una rotonda,
si prende l’uscita 1a e ci si immette nella D81, e si attraversano
due rotonde. Dopo aver percorso circa 6,5 chilometri, si svolta
a destra e ci si immette nella D22; dopo altri 3 chilometri circa,
si giunge ad Appietto
H.
DOLMEN CIUTULAGHIA (APPIETTO)
Il dolmen Ciutulaghia di Appietto ha un orientamento diretto verso
Alpha Centauri, nel 2300
a.C., e cioè ancora verso il sistema stellare
Centauro/Croce/Mosca.
Target
astronomico:
Azimut: 147°
Declinazione: -39.3°
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|