"Museo dei dolmen" è un museo virtuale della preistoria e protostoria del Mediterraneo e dell'Europa Occidentale, ideato e diretto da Federico Bardanzellu.

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Dolmen Museum     

 

Preistoria e protostoria del Mediterraneo e dell'Europa Occidentale

Stonehenge West Kenneth
Museo dei Dolmen
Silbury_Hill
Veduta aerea del complesso di Stonehenge(Fonte:Event Horizons,David Lyons,Ambleside, Cumbria)  Silbury Hill (Fonte:  Aerofilms Library, London)  West Kenneth (Fonte: Diego Meozzi)

 

 

Costruzioni funerarie neolitiche

 

Scavi archeologici più che decennali e studi di centinaia di sepolture preistoriche hanno dimostrato che i loro realizzatori conoscevano con precisione il moto degli astri e verso di essi orientavano la forma delle costruzioni sepolcrali. Ancor oggi, la consapevole direzione delle strutture verso particolari eventi astronomici, quali il sorgere o il tramontare degli astri più luminosi, stupisce ancor più del loro gigantismo. L’allineamento astrale delle sepolture megalitiche neolitiche della Gran Bretagna è stata accertata da numerosi studiosi, tra cui l’inglese John North, che ne ha effettuato “monumentali” ricerche. Prendendo come base il suo volume Stonehenge (1996), abbiamo elaborato la seguente tabella:  

 

 
Struttura Località Tipologia Periodo

Datazione (a.C.)

Allineamento astrale

Fussel's Lodge Inghilterra Tumulo funebre lineare neolitico 4250/3950 Aldebaran, Spiga, Beta Crucis, Beta Centauri, Deneb, Rigel
Wayland's Smithy Inghilterra Tumulo funebre lineare neolitico 3800/3440 Capella, Spiga
Wayland's Smithy II Inghilterra Tumulo funebre lineare neolitico 3800/3440 Capella, Spiga, Alfa e Beta Crucis
Horslip Inghilterra Tumulo funebre lineare neolitico 4160/3840 Betelgeuse, Sirio, Venere
West Kenneth Inghilterra Tumulo funebre lineare neolitico 3800/3400 Spiga, Pleiadi, Betelgeuse, Beta Tauri, Antares
West Kenneth/fossati Inghilterra Tumulo funebre lineare neolitico 3790/3360 Sirio, Vega
Silbury Hill Inghilterra Tumulo funebre lineare neolitico 3630/2500 ?
Beckhampton Road Inghilterra Tumulo funebre lineare neolitico 3480/3320 Rigel, Polluce, Beta Centauri
South Street Inghilterra Tumulo funebre lineare neolitico 3700/3375 Sirio?, Vega?
Skendleby Giant's Hills 1 Inghilterra Tumulo funebre lineare neolitico 3350/2700 Vega, Aldebaran, Betelgeuse
Skendleby Giant's
Hills 2
Inghilterra Tumulo funebre lineare neolitico 3940/3540 Deneb, Aldebaran, Betelgeuse, alba/tramonto ai solstizi?
Radley Inghilterra Parallelogramma tombale neolitico 3730/3670 Deneb, Bellatrix
Grendon Inghilterra  Tumulo quadrato neolitico 3630/3350 Deneb, Betelgeus, alba e tramonto ai solstizi
Hazleton North Inghilterra Cairn (cumulo tombale di pietre) neolitico 3870 ? Vega, Sirio
Windmill Hill (anello
interno)

 

Inghilterra

 

Tumulo circolare
fossato az. 156° neolitico 3945/3515 Sirio
fossato az. 346,5° neolitico 3945/3515 Vega
Windmill Hill (anello
mediano)

 

 

Inghilterra

 

 

Tumulo circolare
fossato az.23° neolitico

3520

Vega
fossato az.107° neolitico

3420

Antares
fossato az.130° neolitico

3480

Bellatrix
fossato az.275° neolitico

3600

Altair (tramonto)
Windmill Hill (anello
esterno)

 

 

Inghilterra

 

 

Tumulo circolare
fossato az. 90° neolitico

3450

Spiga
fossato az.122° neolitico

3520

Antares
fossato az.138° neolitico

3520

Aldebaran
fossato az.157° neolitico

3510

Bellatrix
fossato az.276° neolitico

3480

Polluce (tramonto)

Fonte: John North 1996 (elaborazione F.B.)

 

 

 

 

Weyland_Smithy

 

Weyland Smithy

(Fonte: Event Horizons,

David Lyons, Ambleside, Cumbria)

 

 

 

 

 

 

 

 

Callanish

 

Callanish 

(Fonte: Event Horizon,

David Lyons, Ambleside; Cumbria, G.)

 

 

 

 

 

 

Avebury

Avebury

(Fonte: Diego Meozzi)

 

 

 

Riferimenti alla "Stella eliaca"

Il fatto che, nelle opere architettoniche del neolitico e dell’età dei metalli, fossero incorporati allineamenti astronomici depone in favore dell’argomento che il cielo ricoprisse un ruolo di primo piano nelle religioni preistoriche. Tale circostanza è sicuramente un indicatore di una credenza religiosa, se non di una fede nella divinità dei corpi celesti; anche se probabilmente le stelle (difformemente dalla luna e dal sole) potrebbero essere state considerate, almeno in una fase più remota, la rappresentazione degli antenati e non delle divinità. Molto raramente nel neolitico arcaico una sepoltura è completamente allineata verso una fase solare, come si nota in tabella. Si riscontra, infatti, una deviazione costante verso destra, e cioè in direzione Nord-est. L’orientamento pertanto sembra corrispondere a quello delle stelle visibili all’alba (in alcuni casi al tramonto) nella regione dell’orizzonte dove il sole stava per sorgere (o tramontare). L’astro di riferimento, quindi, sembra essere quello che gli astronomi chiamano “Stella eliaca”.

 

Megalitismo classico anglosassone

Successivamente, nel neolitico recente, appaiono costruzioni di altro genere che prefigurano lo svolgersi, al loro interno, di particolari cerimonie religiose, per la maggior parte rivolte ai moti astrali, ma che, in alcuni casi, già si rivolgono alle fasi lunari o solari. La loro tipologia è stata codificata con le seguenti denominazioni:

Cursus: spazio compreso tra una coppia di argini paralleli, con fossati annessi all’interno o all’esterno di loro;

Avenue: spazio compreso tra due file parallele di pietre;

Row: fila di pietre, anche di grandi dimensioni (menhir), allineate in un’unica direzione.

Nel neolitico recente, con tutta probabilità la sepoltura degli appartenenti a un dato clan era orientata verso quell’astro o quella costellazione che si riteneva totemica o protettrice del clan stesso, al fine di una possibile rinascita. (Ancor oggi, fra l’altro, è rimasto il detto: “nascere sotto una buona stella”).

Marcel Moreau, in Les civilisations des étoiles dà una spiegazione interessante a questo fenomeno: “Gli uomini della preistoria collegarono certi gruppi stellari con delle linee immaginarie, disegnando nel cielo delle figure approssimative di uomini e di animali, facilmente riconoscibili. Per orientarsi, era necessaria la sola indicazione degli astri più brillanti, denominando ogni costellazione dalla stella più splendente che le apparteneva.

Si diceva così l’Occhio del Toro, la spiga della Vergine, Vega della Lira ecc. “(Moreau, 1973: 27). Tutti questi gruppi di stelle idealmente collegati tra loro, infatti, sono indicati (e, con tutta probabilità lo erano già nella preistoria) col nome di un animale (es. Orsa, Toro, Ariete ecc.), con figure umane o, in taluni casi con figure zoomorfizzate (Sagittario, Capricorno etc.).

Tale circostanza potrebbe aver determinato l’identificazione del Clan, della Tribù o, addirittura, del loro antenato capostipite, con l’eroe o l’animale celeste individuato nella costellazione di riferimento. La cerimonia religiosa celebrata, a cadenza periodica, all’interno delle costruzioni megalitiche doveva quindi esser simile a tanti rituali che, ancor oggi, esistono tra le popolazioni primitive.

“E’ ciò che – prosegue il Moreau – si chiama mettersi nella pelle di un altro o sotto una maschera protettiva, cioè sotto la protezione di un altro perché più potente. E' l’origine di tutte le pelli mitizzate, e di tutte le maschere totemiche. Si tratta dell’introduzione di un essere umano nella pelle di un animale celeste, in seguito animale totem”.

 

Calendari astrali

Con l’evolversi della civiltà, appaiono costruzioni ancora più complesse, con funzione di calendari ad uso cerimoniale. In tal caso, l’orientamento è solo in minima parte stellare, ma per la maggior parte è lunare e solare:

a) Henge: recinto circolare racchiuso da argini con fossato interno o esterno e spesso uno o più anelli interni di pali in legno (treehenge) o pietre;

b) Cromlech: espressione bretone indicante un cerchio formato da blocchi di pietre che circondano un tumulo dalla forma a peristilio.

Alcuni studiosi registrano, nel corso del III millennio a.C., l’introduzione in Gran Bretagna del c.d. bicchiere imbutiforme da parte di una popolazione proveniente dal continente. Tuttavia, ogni ipotesi di collegamento tra l’arrivo di nuove popolazioni e l’evolversi del culto religioso in direzione della luna e del sole va preso con estrema cautela. Chi scrive, al contrario, ritiene alquanto singolare il collegamento tra il cambiamento del culto religioso da parte di una popolazione probabilmente arrivata nel sud della Gran Bretagna dal continente europeo e l’introduzione di un utensile di particolare foggia.

 

 

Ecco la tabella che indica gli allineamenti astronomici delle costruzioni del neolitico recente:

 

 

Struttura

Località

Tipologia Periodo Datazione Allineamento
astrale
Dorset Inghilterra Cursus neolitico 3880/3070 Rigel, Polluce, Rigel Centauri, Sirio
Stonehenge (Lesser
Cursus)
Inghilterra Cursus neolitico 3430 Altair, Spiga, Antares
Stonehenge (Greath
Cursus)
Inghilterra Cursus neolitico 3420/3240 Antares, Polluce, Arturo, Rigel
Dorcester Inghilterra Cursus eneol. 2450 Polluce
Brandyshop Bridge

Galles

Cursus eneol. 2700 Rigel
Bledlow Cross Inghilterra Raffigurazione gigante neolitico 3660/3620 Rigel, Sirio
Whiteleaf Cross Inghilterra Raffigurazione gigante neolitico 3650/3620 Spiga, Capella
Wilmington Long
Man
Inghilterra Raffigurazione gigante neolitico 3480 Costellazione di Orione
Uffington White
Horse
Inghilterra Raffigurazione gigante neolitico 3230 Costellazione del Toro
Dartmoor
(Corringdon Ball)
Inghilterra Row eneol. 2720/1980 Rigel
West Kenneth
Avenue
Inghilterra Avenue, in parte con Menhir eneol. 2235 Rigel, alba e tramonto lunistizio minore meridionale, alba e tramonto lunistizio minore settentrionale, tramonto lunistizio maggiore meridionale
Stonehenge Avenue Inghilterra Avenue eneol. 2165 Tramonto lunistizio maggiore settentrionale
Stall Moor/Green Hill Inghilterra Row eneol./br. 2010/1660 Deneb, Arturo
Butterdon Row Inghilterra Row bronzo 1720 Arturo
Staldon Row Inghilterra Row bronzo 1660 Arturo, Vega

 Fonte: John North 1996 (elaborazione F.B.)

 

Riportiamo una terza tabella a dedicata alle costruzioni ancora più complesse, con funzione di calendari ad uso cerimoniale” comprensiva dei loro orientamenti astronomici.

 

Avebury Inghilterra

Henge

neolitico

2600

Deneb?, albe e tramonti lunistizi settentrionali e meridionali, tramonto solstizi estivi e inv.li
Mount Pleasant Inghilterra

Treehenge

eneol.

2500

Vega, Aldebaran, albe e tramonti solstizi
Stonehenge
(complesso Heel Stone-Altar Stone-Trilithon)
Inghilterra

Henge

eneol.

2460

Alba solstizio invernale
Durrington Walls Inghilterra

Treehenge

eneol.

2440/2320

Deneb, Vega, Aldebaran, albe e tramonti solstizi, tramonto lunistizio settentrionale
Woodhenge Inghilterra

Treehenge

eneol.

2270

Albe solstizi, tramonto lunistizio settentrionale?
Harenermolen 1^
Fase

Olanda

Treehenge con seppellitura

eneol.

2100/2000

?
Harenermolen 2^
Fase

Olanda

Treehenge

eneol./br.

2000/1500

?
Callanish

Isole Ebridi

Henge + Row

eneol./br.

1800

Capella, Betelgeuse, alba lunistizio maggiore meridionale, tramonti lunistizio maggiore settentrionale, alba e tramonto solstizio inv.le
Harenermolen 3^
Fase

Olanda

Treehenge

bronzo

1500/1100

Alba e tramonto
lunistizio
maggiore meridionale, albe e tramonti solstizi
Drizzlecomb Inghilterra

Henge + Row

bronzo

1510?

Polluce, Capella?

Fonte: John North 1996 (elaborazione F.B.)

 

 

 

 

 

 

Stonehenge

 

Stonehenge

(Fonte: Diego Meozzi)

 

Devon

Devon

(Fonte: Diego Meozzi)

 

 

Con l’inizio dell’età del bronzo, scompare, nell’Europa occidentale, l’uso di erigere costruzioni megalitiche. E’ sicuramente, la fine di una cultura stupefacente. Alla domanda concernente le cause di tale scomparsa, sorgerebbe spontanea una risposta: ciò è dipeso dall’arrivo, in Europa occidentale, delle popolazioni di origine indoeuropea, portatrici della cosiddetta “cultura dei Kurgan”, e cioè della sepoltura sotto tumulo. In questo caso, la risposta sembrerebbe avere un fondamento più concreto rispetto a quella del precedente periodo (e cioè che la sostituzione dei culti astrali con quelli solari o lunari in Gran Bretagna sia dovuto all’arrivo delle popolazioni del “bicchiere imbutiforme”).

 

 

La nuova cultura introdotta dagli Indoeuropei, infatti, riguarda non un particolare utensile ma proprio una sepoltura: quella sotto tumulo (o “kurgan”). Che il mutamento di costruzione funebre abbia comportato anche il cambiamento dei riti e delle cerimonie religiose sembra una conseguenza logica, pur con tutte le cautele del caso.

 

 

Se tale considerazione si dimostrasse esatta, smentirebbe tutte le ipotesi che assegnano ai Celti, e in particolare alla loro casta sacerdotale, i cosiddetti Druidi, i segreti relativi alla realizzazione e all’uso dei grandi monumenti megalitici europei, essendo stati proprio i Celti comunemente identificati con i portatori della cultura della sepoltura sotto tumulo (c.d. “Cultura di Halstatt”), ad aver sostituito la precedente cultura megalitica in Europa occidentale.

 

 

 

 

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